venerdì 31 luglio 2009

Lamar Odom rimane ai Los Angeles Lakers

 

E’ finita un altra controversa storia di un altro free agent, Lamar Odom, che ha raggiunto un accordo con i Los Angeles Lakers, con cui ha trascorso 5 stagioni e raggiunto due finali, una persa nel 2008 coi Celtics, e una vinta, quella di quest’anno.
I termini del contratto sembrerebbero essere $33 milioni per 4 anni, nel caso i Lakers esercitassero l’opzione per l’ultima stagione, altrimenti il proprietario dei Lakers, Jerry Buss, in 3 anni gonfierà il conto corrente di Lamarvelous di “soli” $27 milioni.

 

 

Odom ha dichiarato, intervistato da Shelley Smith di ESPN: “Ho sempre voluto rinnovare perchè noi abbiamo vinto il titolo. Gioco per la più grande organizzazione del mondo. E gioco con il più veloce e talentuoso centro al mondo, Pau Gasol, e il suo erede Andrew Bynum e ovviamente Kobe Bryant”.

”Ma adesso ho un opportunità di giocare con Ron Artest, un ragazzo che ho conosciuto a 16 anni, vuol dir molto per me. Ho detto a Ron-Ron qualche settimana fa che non potevo andare da nessuna parte. Dovevo lottare ancora. Ogni volta le negoziazioni non andavano come pensavo, ho fatto un passo indietro, come loro quando hanno tirato indietro l’offerta dal tavolo delle trattative, avevo appena saputo che dovevo lottare”.

Veterano di 10 anni, Lamar Odom aveva ricevuto altri corteggiamenti importanti da altre squadre, come Mavericks, Blazers ma soprattutto i Miami Heat, dove Dwayne Wade, stella locale, voleva fortemente il ritorno ‘a casa’ dell’ala 2.08m, lasciato andare dagli Heat nella trade che portò Shaq a Miami. L’anno scorso Lamar ha svolto un ruolo determinante nella vittoria del 15° titolo dei Lakers, registrando ottimi numeri: 12.3 punti, 9.1 rimbalzi e 1.8 assist con 1.7 palle perse, una certezza per coach Phil Jackson.

 

Fonti:

- Sports Illustrated
- ESPN

 

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giovedì 30 luglio 2009

Belinelli a Toronto con Bargnani, è stato scambiato per Devean George

 

Si sapeva già che i Toronto Raptors, ma soprattutto il GM Bryan Colangelo, apprezzano i giocatori europei, vedi Rasho Nesterovic, già ai canadesi per 2 anni (2007 e 2008), e sembra ritornerà quest’anno, oltre a Calderon, Bargnani, Ukic, Mensah-Bonsu, più il grande Turkoglu, ma l’ultimo arrivato è addirittura il nostro italiano Marco Belinelli, che è approdato a Toronto dai Golden State Warriors per Devean George più soldi.


 

 

 

 
Colangelo (foto a sinistra) e il suo assistente Maurizio Gherardini (foto destra), sono da sempre ammiratori di Marco e avevano tentato di sceglierlo al draft del 2007, ma i Warriors lo selezionarono prima al n°18, e la straordinaria Summer League che giocò il bolognese impressionò tutti, compreso coach Don Nelson (cliccate qui per vedere gli highlights di una partita della Summer da 25 punti).

 

 

 

Purtroppo non ha mai avuto molti minuti di campo, ma l’anno scorso ha giocato 21 minuti di media, segnando 8.9 punti a sera, aggiungendo 2.1 assist con 1.4 palle perse e prendendo 1.7 rimbalzi.

Caratteristica del 23enne è il tiro dalla lunga distanza, infatti è un’ottimo tiratore da 3, l’anno scorso ha tirato con il 39.7%, percentuale eccellente.
Si spera in una crescita sempre più costante e veloce della nostra guardia tiratrice Azzurra, riuscendo forse l’anno prossimo a conquistare il posto da titolare. FORZA MARCO!

 

 

A proposito di giocatori Europei e Internazionali, vi propongo un video caricato e montato da Nba.com sulla TOP 10 delle giocate dei giocatori Internazionali.image

 

  


 



Nel frattempo, gli Hornets, dopo aver ottenuto Okafor cedendo Chandler, firmano anche l’ala free agent Ike Diogu, 2.06m, sperando di avere una buona riserva per David West.


Il 25enne l’anno scorso ha giocato solo 29 partite, fra i Portland Trail Blazers e i Sacramento Kings, registrando 4.1 punti a partita e 1.9 rimbalzi in 7.4 minuti di media, ma specifico che ai Blazers segnava 1.4 punti in 3.8 minuti, invece ai Kings 9.2 punti con 3.9 rimbalzi in 14.2 minuti per partita.





Naturalmente aveva più spazio nei ‘disastrati’ Sacramento Kings, peggior squadra NBA l’anno scorso con un record di 17 vittorie e 65 sconfitte.




Fonti:




- National Post


- NBA.com


- ESPN


- Sports Illustrated



 



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mercoledì 29 luglio 2009

Scambio Chandler-Okafor confermato, altra trade Atkins-E.Thomas

 

 

 

E’ stato compiuto lo scambio annunciato pochissimi giorni fa, fra Emeka Okafor dei Charlotte Bobcats e Tyson Chandler dei New Orleans Hornets.
Ecco Marc Stein di ESPN che commenta la trade al telefono.

  

 


Rod Higgins, general manager dei Bobcats, ha dichiarato: “Vediamo questo scambio come un opportunità per migliorare la nostra squadra. Tyson ha quell’unico livello di atleticismo in un 2.16m che gli permette di competere ogni partita contro gli altri centri di qualità della Lega”.

Larry Brown, head coach dei Bobcats, ha dichiarato di essere intenzionato di utilizzare Chandler come riserva nel ruolo di power forward (ruolo 4, ala forte o grande, come si voglia dire), dietro Boris Diaw.
Una scelta un pò stravagante forse, visto che come centri (per ora) Brown ha a disposizione Nazr Mohammed, 13 punti di media in 36min nella sua carriera, e DeSagna Diop, 5 punti di media in 36min, entrambi non sono buoni passatori, però Diaw invece sì, sfiora l’eccellenza in quella qualità, e Chandler ha bisogno di essere innescato per segnare (però i due sembra che apparentemente non giocheranno insieme), non per niente con Chris Paul si trovava spesso bene, vi condivido un esempio che ho trovato su Nba.com, un video di un azione fra i due.

 

 

 



Ieri i Minnesota Timberwolves hanno preso la guardia Chucky Atkins (foto) dagli Oklahoma City Thunder, in cambio del centro Etan Thomas e una scelta al 2° giro del draft del prossimo anno.

I T’Wolwes inoltre hanno preso nella stessa operazione di scambio anche Damien Wilkins.
Il presidente dei Timberwolwes, David Kahn, oltre a dichiarare che lo scambio offre alla squadra migliore elasticità, ha detto: “Potremmo avere altri movimenti da fare ma è ancora troppo presto per dirlo. Penso che questo scambio ci migliorerà”.


 

 

 



Etan Thomas (foto a sx) è stato meno di un mese a Minnesota, a cui è arrivato dai Washington Wizards oltre alla scelta che ha portato Minnesota a selezionare quest’anno Ricky Rubio (foto a dx) al n°5, anche se probabilmente il play spagnolo resterà ancora un anno in Spagna alla Joventut Badalona, oppure in un’altra squadra europea che parteciperà all’Eurolega (si parla di Real Madrid  Unicaja Malaga).


 

 

 

Fonti:

-ESPN
-Sports Illustraded
-NBA Fan House

 

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martedì 28 luglio 2009

Miller firma per i Blazers, T. Chandler per Okafor?

 

Eccoci arrivati anche alla firma di Andre Miller, che approda ai Portland Trail Blazers firmando un contratto di 3 anni dal valore di $21 milioni.
Point guard da 10 anni nei pro, l’anno scorso nella regular season ha segnato di media 16.3 punti a partita, 6.5 assist con 2.4 palle perse e 4.5 rimbalzi a serata.
Questi numeri sono saliti nei play-off, nella serie contro Orlando, a 21.2 punti, 5.3 assist con 3.17 palle perse e 6.3 rimbalzi.

Curiosità: nella sua carriera Miller ha saltato solo 3 partite, l’anno scorso 88 partite iniziate tutte in quintetto.

 

 

 

 

    okafor  chand  

 

Possibile scambio?

 

 

 

 

 

Sembra che uno scambio fra i due lunghi Emeka Okafor, dei Charlotte Bobcats e Tyson Chandler, dei New Orleans Hornets sia questione di pochi giorni. Non si sa ancora se lo scambio coinvolgerà altri giocatori, ma i componenti principali sono loro due.
Okafor, centro 26enne, ha giocato l’anno scorso il primo anno di un contratto di 6 anni da $72 milioni, totalizzando di media 13.2 punti, 10.6 rimbalzi e 1.7 stoppate a gara.

Tyson Chandler, 26enne anche lui, ha invece segnato 8.8 punti, 8.7 rimbalzi 1.2 stoppate per serata.
Fra i preferiti da Chris Paul per la sua abilità di correre il campo e finire sopra il ferro.

L’impressione è che New Orleans voglia tenere alta la qualità attorno alla sua star CP3.

 

 

Dopo il picche per Marcin Gortat, che gli Orlando Magic si sono tenuti pareggiando la loro offerta, i Dallas Mavericks di Mark Cuban hanno trovato rimedio per il pacchetto lunghi firmando il free-agent degli Spurs, Drew Gooden, per 1 anno pagato intorno ai $5 milioni.

Venerdì Gooden dichiarava che doveva scegliere per che squadra firmare, con offerte da Dallas, Cleveland e Charlotte.

I Mavs saranno la 7^ squadra per Drew in una carriera di 8 anni, movimentata fin dalla stagione di rookie quando scelto dai Grizzlies, veniva mandato a Orlando.
Ala forte di 27 anni, il suo ruolo sarà di riuscire a dare qualche punto dal post-basso uscendo dalla panchina, quando sostituirà sul campo Dirk Nowitzki o Shawn Marion.

 

 

Fonti:

-ESPN
-Sports Illustrated


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giovedì 23 luglio 2009

Eccovi il famoso video di LeBron che la Nike aveva sequestrato

 

 

 

Al 00:35 noterete la schiacciata di un giocatore ‘in faccia’ a un altro. Bene, colui che và al ferro è Jordan Crawford, l’altro che subisce la schiacciata è LeBron James.

Negli USA ha proprio suscitato un sacco di interesse questo video, visto che un ragazzo dell’università di Xavier, Jordan Crawford, al camp di LeBron, gli ha schiacciato contro, ma soprattutto perchè i pezzi grossi della Nike avevano sequestrato il video a fine partita per tutelare l’eventuale danno di immagine recato a LBJ, simbolo della Nike.


I dirigenti della Nike avevano requisito i video di due video-reporter motivando l’azione dicendo che non era possibile registrare alcun video delle partite. Uno dei due video-reporter, Ryan Miller, è stato intervistato da SportsIllustrated.com Mercoledì, e ha confermato che l’azione di gioco era quella, ma non era lo stesso video che aveva girato lui.
”Ero ovviamente in un altra posizione sul campo, ma la folle ha avuto la stessa reazione, tutto uguale. Il pezzo del video che si vede prima della schiacciata era della stessa partita. Quindi quella è la schiacciata. Finalmente”.

Un parere dal mio punto di vista.

E’ stato un brutto caso di censura, a cui solitamente siamo abituati qui in Italia. Per fortuna è venuto a galla un altro video della stessa azione ‘incriminata’. Per quanto riguarda il danno dell’immagine non penso che LeBron nè la Nike si sarebbe dovuta preoccupare per una schiacciata in faccia al loro simbolo, seppure sia The King, Il Re, perchè avendo voluto nascondere il video al mondo intero e quindi censurarlo, hanno creato a mio parere un danno d’immagine più grande non solo per LeBron (che sembra ‘preoccupato’ per una schiacciata subìta in un suo Skills Camp), ma anche per la stessa azienda visto il suo comportamento non onesto.

Non ve ne ho parlato prima di questa vicenda perchè sinceramente non la vedevo così rilevante, ma mi sembrava solo un pettegolezzo. LeBron è un mostro di talento, non è che la schiacciata di Jordan Crawford lo farà diventare un giocatore mediocre, anzi, attenzione al lupo ferito che vuole togliere ogni dubbio su chi comanda.

Siete avvisati.

 

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Fonti:
- Sports Illustrated
- Ebaumnation.com

 

 

 

mercoledì 22 luglio 2009

Intervista a Gallinari, Barnes e Jack cambiano squadra

 

Danilo Gallinari, il nostro ultimo italiano approdato nell’NBA, è stato intervistato dal New York Post e ha dichiarato di essere pronto per diventare uno dei simboli dei Knicks.
”Mi sento all’altezza per farlo”, ha raccontato al Post. “Penso sia un onore per me e Will Chandler avere questa responsabilità, quindi lavoreremo insieme per esprimere al meglio il nostro valore”.

So che ci sarà pressione, ma è quello che mi piace, perchè i campioni vengono fuori sotto pressione. Se te non reagisci alla pressione, sei soltanto un giocatore mediocre, e io non voglio esserlo, voglio essere un campione. Voglio la pressione. I grandi giocatori necessitano della pressione”.
Sul New York Post scrivono che il Gallo e Chandler saranno le ‘pietre angolari’, i punti di riferimento nella prossima stagione, nel caso sia David Lee che Nate Robinson saranno lasciati andare come free agents.

Conclude l’intervista al nostro Danilo con un paio di parole anche Will Chandler: “Siamo pronti per il futuro, pronti per essere una contendente per il titolo, pronti per vincere. Se facciamo meglio, il prossimo anno penso che star come LeBron James o Dwayne Wade, vorranno sicuramente venire a New York. Viviamo in una grande città, probabilmente la migliore. Se vinceremo, penso verranno”.

 

Restiamo all’Est, e di preciso andiamo a Orlando, dove la campagna di espansione dei Magic ha preso anche Matt Barnes, l’anno scorso ai Phoenix Suns.
Altro giocatore che và a dare qualità alla panchina degli Orlando Magic per i prossimi 2 anni, firmato per circa $4 milioni (ai Magic sono rimasti pressapoco $1.9 milioni della loro mid-level exception, che era $5.9 milioni).
Dopo l’arrivo di Vince Carter (in cambio di Rafer Alston, Tony Battie e Courtney Lee), la conferma di Marcin Gortat, l’acquisto Brandon Bass, arriva Matt Barnes. Non vi basta? Bene, neanche agli Orlando Magic, che hanno nel mirino anche CJ Watson dei Golden State Warriors.
Si può dire che stanno cercando di non far rimpiangere la partenza di Hedo Turkoglu, e direi che se continuano così ci riusciranno. E’ chiaro che i campioni dell’Est del 2009 mirano a migliorare rispetto l’anno scorso, quindi a conquistare l’anello.

 

 

 

Come previsto, gli Indiana Pacers non hanno pareggiato l’offerta da $20 milioni per 4 anni dei Toronto Raptors per Jarrett Jack.

Cresciuto nell’università di Georgia Tech, come Chris Bosh, Jack ha 4 anni nei pro di esperienza. Sarà la riserva in point guard di Josè Calderon.
Il GM dei Raptors, Bryan Colangelo, ha dichiarato sul nuovo arrivato: “E’ un piacere accoglierlo nella nostra organizzazione. Il suo fisico e la sua forza, uniti all’istinto sul campo e all’abilità in difesa sia i playmaker che le guardie fanno di lui un ottima aggiunta per il nostro roster”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonti:

-ESPN
-NBA Fan House
-Real GM
-New York Post

martedì 21 luglio 2009

Nash rimane ai Phoenix Suns per altri 2 anni

 
 
Dopo la partenza di Shaq, la conferma di Grant Hill, arriva la conferma anche di Steve Nash, asso dei Phoenix Suns. Il due volte MVP di fila della regular season, nel 2005 e nel 2006, è stato descritto dal suo agente Bill Duffy come “uno dei più duri lavoratori e più eclettici atleti che ha mai giocato nell’NBA. Si guadagna ogni penny”.

Battuta la concorrenza dei New York Knicks, che sono alla ricerca disperata di un play, dopo che Nate Robinson se ne andrà forse in Europa all’Olympiacos ($10 milioni per un anno), Steve Kerr, il GM dei Suns, ha fatto firmare a una delle migliori point guard un contratto biennale da $22 milioni.

Più complicato il rinnovo di Amare Stoudemire, nella quale trattativa oltre ad essere difficile già per le richieste del giocatore, s’è aggiunto il problema all’occhio, recentemente operato, che a parole di Kerr, è più serio di quanto previsto.

lunedì 20 luglio 2009

Yao sotto i ferri, Moon verso Cleveland… E Ramon Sessions?

 
 
Purtroppo la frattura del piede sinistro obbligherà Yao Ming, centro cinese 28enne degli Houston Rockets, a ricorrere alla sala operatoria.
Dopo aver rotto, sempre il piede sinistro, nella stagione 2005-06 (25 partite saltate), nel 2007-08 (32 partite di regular + 5 di playoff saltate) e quest’anno (6 partite di regular + 4 di playoff), Yao farà un intervento profondo per ridurre la frattura e cercare di riassorbirla del tutto, come gli aveva consigliato al primo infortunio il dott. Clanton dei Rockets.

Già un altro ‘centrone’ oltre i 220cm come Zydrunas Ilgauskas ebbe una frattura uguale e si operò, risultato: ha giocato le successive 8 stagioni senza altri problemi.
Yao, che ha parlato con Ilgauskas prima di prendere la decisione, ha dichiarato: “Sono fiducioso che la strada che ho scelto sia la migliore. So che ho molto lavoro da svolgere prima di tornare sul campo, e mi impegnerò per fare qualunque cosa possa fare per tornare al 100%, ho piena fiducia, giocherò ancora”. Parole che per gli amanti di basket sono melodiche, perchè fino non molti giorni fa, c’era la minaccia che questo infortunio facesse terminare la sua carriera, speriamo in bene. Nel frattempo sembra che l’operazione, che svolgerà il già citato dott. Clanton, verrà effettuata tra due settimane,  se tutto andrà bene, il cinese potrà cominciare la riabilitazione 15 giorni dopo, e lavorare sul parquet 6 mesi dopo. Forza Yao.
 
 
 
I Cleveland Cavaliers hanno formulato un’offerta per Jamario Moon, l’anno scorso ai Raptors prima, e agli Heat dopo. Fino alla giornata di Lunedì non verranno resi noti i dettagli, ma si vocifera che sia un contratto da 2 anni.
I Miami Heat hanno tempo una settimana per pareggiare l’offerta, ma sembra quasi fatta per la franchigia della fredda Cleveland visto che si pensa che gli Heat vogliano evitare contratti di più di un anno per avere il massimo spazio salariale per la ‘cuccagna’ del mercato del 2010. Secchiata fresca di atletismo e difesa alla corte di King James.
 
 
 
 
 

Un interessante free-agent disponibile già per quest’estate invece è Ramon Sessions.
23enne play maker scelto al draft nel 2007-08 al n°56 dai Milwaukee Bucks, dopo 2 anni nei pro con la loro maglia, non sembra destare interessi nei teams USA, almeno per ora. Caratteristiche principali di questo giocatore sono la rapidità, le penetrazioni e buona visione del gioco (#9 in classifica per il rapporto assist/palle perse), note dolenti invece il tiro da fuori (9/41 tiri da tre punti in 2 anni) e a volte l’incostanza.

Si sospetta che le squadre NBA aspettino i trasferimenti dei pezzi ‘più grossi’, come Odom, Boozer ma anche Andre Miller, e poi avendo meglio definiti gli spazi salariali, sempre pensando alla prossima estate, possano cercare di far firmare un contratto a questo giovane sicuramente capace di giocare, pieno di talento da far esplodere e brillare. A mio parere da non sottovalutare.

Notizia delle 10.46 AM: New York quasi sicuramente offrirà a Ramon Sessions la sua Mid Level Exception (offerta giorni fa a Grant Hill), che dovrebbe essere intorno ai $6 milioni.
Penso che l’abbia fortemente voluto Dan D’Antoni assistente coach di Mike D’Antoni ai Knicks. Dan l’ha allenato in South Carolina all’AAU (Amateur Athletic Union), organizzazione nazionale senza scopi di lucro per promuovere gli sport, e ha gran fiducia in questo ragazzo.

 

 

Fonti:
- Espn.go.com
- Sportsillustrated.cnn.com

sabato 18 luglio 2009

Millsap confermato, D-Wade: “Lamar come home, we want you”

 

Come previsto gli Utah Jazz hanno pareggiato l’offerta da $32 milioni dei Portland Trail Blazers, e si sono quindi tenuti Paul Millsap.
Il GM dei Jazz, Kevin O’Connor, ha commentato così ieri: “Tenere Paul nel nostro roster era uno degli obbiettivi maggiori dell’estate. Nel futuro, lo vediamo svolgere uno ruolo chiave in questa squadra per molti anni a venire”.
Quest’operazione però ha anche un lato negativo. Infatti sembra che gli Utah non avranno abbastanza spazio salariale per tenere anche Boozer, che al libro paga scrive $12.7 milioni annuali, e sembra sempre più probabile che verrà scambiato. Inoltre, lo stesso Carlos Boozer ha confermato a una radio di Chicago che sia lui, che la società sono d’accordo per trovargli un’altra sistemazione consona per entrambi. Tempo rimanente fino ad Ottobre, prima del training camp.

L’head coach dei Jazz, Jerry Sloan (foto), che considera Millsap il suo pupillo per la sua grande etica di lavoro, ha dichiarato: “La cosa buona di Paul è che il buon Signore è stato generoso con lui, gli ha donato due orecchie, e lui le usa.”

 

 


Adesso ci spostiamo a Miami, per parlare dei rinforzi richiesti da Wade.
Nella giornata di ieri, la stella dei Miami Heat ha ammesso che vorrebbe vedere Lamar Odom (foto) tornare nella sua vecchia  squadra.
Gli Heat hanno fatto un’offerta per Lamarvelous, ma i dettagli non sono stati rilasciati pubblicamente, anche se si vocifera che Pat Riley abbia formulato un’offerta uguale a quella dei Lakers di $9 milioni annuali per 4 anni, l’unica cosa certo è che i campioni NBA 2009 hanno ritirato la loro offerta dal tavolo delle trattative.
Dwayne ‘Flash’ Wade ha commentato: “Voglio Lamar per fare il meglio per lui e la sua famiglia, noi lo amiamo come un fratello, e inoltre vogliamo che torni, che venga a casa. La sua casa è ancora qui. Sarebbe emozionante vedere cosa succederebbe, Lamar sa già come mi sento. Io veramente non so come sentirmi. Sta prendendo tempo, quindi ci vuole calma. E’ una decisione veramente importante, potrebbe trattarsi di decidere la squadra dove finirà la sua carriera”.
Ricordo che il mancino dei Lakers se ne andò dalla Florida nello scambio per Shaquille O’Neal dopo la stagione 2003-2004.

Intanto i Boston Celtics firmeranno Marquis Daniels usando la loro eccezione biennale, di circa $1.9 milioni, a meno che gli Indiana Pacers siano interessati a fare una sign-and-trade, ma pare di no.
Si prospetta un ruolo di panchinaro per Daniels, alle spalle degli esterni titolari, Rondo e Ray Allen, per dargli qualche minuto di fiato.

Confermato lo scambio tra i L.A. Clippers e i Memphis Grizzlies, che ricevono rispettivamente Quentin Richardson e Zach Randolph (foto).
Un parere veloce: zappa sui piedi per i Grizzlies, che oltre ad accollarsi un contratto da $33 milioni in due anni, quando la prossima estate sarà uno dei mercati con più free-agent di alta qualità, si assicurano un gran talento, ma egoista per eccellenza, e non fidatevi dei numeri. Azzardo e scommessa se ce n’è una.

venerdì 17 luglio 2009

Carlos Boozer sempre più lontano dai Jazz, Miami colpo Boozer+Odom?

 

La volontà di Carlos Boozer (foto) era di rimanere per il suo ultimo anno di contratto ancora agli Utah Jazz, ma l’assalto di Portland al compagno di squadra Paul Millsap ha obbligato i Jazz e Boozer a cambiare i piani del futuro.
Il giocatore ha dichiarato martedì “i Jazz m’hanno detto che prenderemo strade diverse e io rispetto la loro decisione. Siamo d’accordo per effettuare uno scambio che porti benefici a entrambi, la trade avverrà presto o comunque in breve tempo”.
Il general manager di Utah, Kevin O'Connor, non ha lasciato dichiarazioni al riguardo.
L’ex franchigia del duo Stockton-Malone nel frattempo dovrà decidere entro la settimana, se pareggiare o meno l’offerta per Millsap da parte dei Blazers, 4 anni per $32 milioni.


Le corteggiatrici per l’ala nazionale USA sono Miami, Chicago e Detroit, di cui la prima si vocifera che offrirebbe Udonis Haslem ai Jazz, e inoltre vorrebbe firmare anche l’unrestricted free agent Lamar Odom (foto), con i quali i campioni NBA 2009, i L.A. Lakers, non sono ancora riusciti a trovare un accordo. La richiesta dell’ala è di $10 milioni a stagione, i gialloviola arrivano a offrirgli invece $9milioni. I Miami Heat sono disposti ad offrire $34 milioni per 5 anni, invece per Boozer vorrebbero fare una trade coinvolgendo (oltre naturalmente gli Utah Jazz) anche Memphis.


Riguardo i Miami Heat, non dite che non vi avevo avvisato del peso della volontà di Dwayne Wade, che aveva richiesto una squadra da titolo, o se ne sarebbe andato la prossima estate. Inoltre sembrava che gli Heat si fossero interessati anche ad Iverson.

mercoledì 15 luglio 2009

Gortat rimane a Orlando, Antonhy Parker alla corte di King James

 

I Dallas Mavericks del lunatico presidente Mark Cuban avevano offerto un contratto di $34 milioni per 5 anni al centro Marcin Gortat, riserva di Dwight Howard, degli Orlando Magic.

Orlando aveva la possibilità di pareggiare l’offerta, ma ai Mavs sembrava difficile visto che avevano firmato da poco l’ala forte Brandon Bass ($18 milioni per 4 anni, fra l’altro proprio da Dallas) e Vince Carter, e avendo già uno dei migliori centri dell’Est, se non il più dominante, Dwight Howard.
Pareggiando una tale offerta i Magic andrebbero fuori il salary cap, e quindi incorrerebbero nella luxury tax, una tassa molto salata per chi non rispetta il limite del totale degli stipendi per i giocatori (tetto salariale o salary cap).
Ci sarebbe da dire ‘a sorpresa’, ma preferisco un naturalmente, i vice-campioni 2009 gestiti dal GM Otis Smith, hanno deciso di pareggiare l’offerta e tenersi il Martello Polacco (Polish Hammer).
Scelta discutibile, non per il valore tecnico di Gortat che sembra salirà facilmente, ma perchè avrà circa 15 minuti al massimo a partita visto che è chiuso da Superman Howard (foto a dx), e tutti e due insieme in campo c è da storcere il naso, nel senso che sembrano incompatibili, perchè entrambi sono centri di stazza e potenza, anche se Howard può essere un ricevitore dinamico, anzi, è devastante con una ricezione dinamica.

Secondo motivo per la scelta non molto ben vista, è che Gortat aveva chiesto ai Magic di non pareggiare l’offerta, visto che poteva sbarcare a Dallas per giocarsi un posto da titolare con Erick Dampier, centro titolare ma in parabola discendente, del tutto giustificata fra l’altro, ha 34 anni. Invece il polacco ne ha 25 e ha anche un futuro promettente. Non guardate le cifre, ha giocato solo 12,6 min a gara, ma nei playoffs quando c è stato bisogno ha dimostrato di avere potenza e anche voglia di difendere (più che RARA in Nba…).

 

Nel frattempo i Cleveland Cavaliers hanno trovato l uomo giusto per dare vitalità sull’esterno. Il nome del loro uomo è Anthony Parker, stagione scorsa passata ai Toronto Raptors, 34 anni, tiratore ma anche buon difensore, ha terminato la regular season giocando 80 partite, e registrando 10.7 punti, 4,0 rimbalzi e 3.4 assist a sera.
Contratto per 2 anni da $6 milioni.

 

 
A mio parere, per Cleveland, potrebbe essere stata la firma migliore per un free agent in questo mercato, sembra proprio un tassello giusto nel complicato puzzle della corte di King James. Ma vedremo a chi daranno ragione i fatti.

 

Phonenix nel frattempo ha pagato $10 milioni Ben Wallace per uscire dal contratto di $14 milioni, il sentito più volte ‘buy-out’.
C è uno spiraglio per un ritorno di ‘Big Ben’ a Detroit, dove aveva vinto il titolo NBA anni fa. I Detroit Pistons hanno $3,5 milioni per firmare qualche free-agent, e l’interesse è anche su Glen Davis dei Boston Celtics, ma potrebbe avere richieste maggiori e inoltre è restricted free agent, quindi bisognerà avere l’ok dai Celtics per avviare una trade o firmarlo.

lunedì 13 luglio 2009

Miami cerca di tenersi stretto Wade, New York su Andre Miller

Cosa sarebbero i Miami Heat senza il loro #3, ex Marquette? Lo immaginiamo tutti, e senza essere troppo crudeli, potremmo liberamente dire nulla.
Naturalmente lo sa anche Pat Riley, presidente degli Heat, che ha dovuto aspettare la mezzanotte del 12 Luglio per poter offrire formalmente un estensione di contratto (o un rinnovo, chiamatelo come preferite), alla sua stella (MVP delle Finals 2006 quando ha trascinato con Shaq, Miami al titolo NBA), il 27enne Dwayne Wade.

Pare, sia per l’ESPN che RealGM, che Riley abbia mandato un messaggio al giocatore alle 00:01 AM di stamattina, insomma 1 minuto dopo il consentito.
Wade ha dichiarato di non avere fretta, probabilmente per stimolare la franchigia a darsi una mossa sul mercato, come aveva già esplicitamente chiesto qualche giorno fa, quando Dwayne ha affermato di voler rimanere ma di non accontentarsi di fare da comparsa ai playoffs, e come contraddirlo quando fa 30,2 punti a partita, ed è il capocannoniere della lega nella regular season? E’ dura.

Le strade per gli Heat e D-Wade, a questo punto, sembrano essere solo due, un bivio:

Pat Riley si dedica a costruire una squadra che può puntare al titolo, trovando un lungo e un esterno di alta qualità, più un paio di riserve concrete per allungare la rotazione scadente della squadra della Florida, fà un buon lavoro e convince Wade a firmare per almeno altri 4-5 anni.
Caso che non vuole Miami: l’ex Marquette esce dal contratto la prossima estate per diventare free agent, e aspetta un offerta di circa $10 milioni all’anno fino al 2015-2016 più o meno, che nel caso si liberasse, state certi arriverà, se non ancora con più dollari dato che potrebbe crearsi una mini-asta per il gioiello soprannominato da Shaq ‘Flash’.

Sembra che il leader dei Miami Heat temporeggi a firmare per invogliare, o potremmo dire quasi costringere, la società a (ri)costruire un roster degno minimo di vincere l’Est Conference, e quindi accedere alla finale per l’ambito anello.
Potrete pensare che Wade sembri arrogante, ma è un campione, ha una mentalità vincente e professionale, vuole vincere. Il cuore trabocca di amore per la città, ha dichiarato più volte che si trova molto bene ed è felice, però, a mio parere giustamente, vuole giocarsela, anche per rispetto al pubblico e per riconquistare la loro fiducia, vedremo cosa accadrà. Intanto sembra che Allen Iverson abbia attirato appunto i Miami Heat per quanto detto sopra, e anche i Memphis Grizzlies, vi aggiornerò meglio domani.




New York nel frattempo non vuole passare un altra stagione da squadra materasso, e per questo, dopo aver firmato l’8^ scelta del draft, l’ala da Arizona, Jordan Hill, il presidente dei Knicks Donnie Walsh stanno programmando un incontro con Andre Miller, nell’ultima stagione a Philadelphia. L’idea dei Knicks sarebbe una sign & trade (firmare e scambiare), cioè di firmarlo e girare Chris Duhon ai 76ers. In questo modo a Miller potrebbe arrivare un massimo di un offerta di $7,6 milioni per un anno. Le ambizioni del point guard 33enne, dopo una grande stagione da 16.3 punti, 6.5 assist e 4.5 rimbalzi, erano per un contratto da 3 anni dal valore di $30 milioni, questo però agli inizi del mercato.



Sempre rimanendo nella Big Apple, buone notizie per il nostro Danilo Gallinari.
Dopo l’operazione alla schiena ad Aprile, ha ricominciato a correre. Howard Beck, del New York Times, ha dichiarato: “Salta ancora bene, e il suo tiro da 3 è fluido come sempre. Sembra anche un pochino più grande di spalle e nelle braccia, un buon segnale per un’ala forte che sta crescendo”.

Forza Danilo torna forte come non mai!

sabato 11 luglio 2009

Portland presenta i dollari per Millsap, Boozer verso Chicago?

E' il 24enne Paul Millsap l'uomo che i Portland TrailBlazers hanno pensato per riempire il ruolo vacante di ala, dopo il no all'ultimo momento di Hedo Turkoglu (firmato dai Toronto Raptors). L'offerta sembrerebbe essere sui $32-$36 milioni, per 4 anni. Gli Utah Jazz hanno una settimana di tempo per poter pareggiare l'offerta, e quindi tenersi Millsap, e sembrano intenzionati a coinvolgere Boozer in una trade che porterebbe spazio salariale necessario per l'operazione.

I Jazz hanno fatto sapere a Boozer (nella foto al centro) che non rientra nei piani futuri della società. I corteggiatori per l'ala forte nazionale USA, che ha ancora 1 anno di contratto a $12.7 milioni, non mancano, e le più interessate sembrano essere Chicago, New York, Miami e Detroit. Giovedì, Espn.com riporta che la trade che potrebbe essere più concreta, sarebbe quella a tre squadre, coinvolti i Chicago Bulls, gli Utah Jazz e i Portland TrailBlazers. Boozer andrebbe ai Bulls, Kirk Hinrich (nella foto a SX) ai Blazers, e i Jazz si prenderebbero Tyrus Thomas (nella foto a DX). L'ostacolo per ora sembrano crearlo i Bulls, che non sarebbero disposti a cedere sia Hinrich che Thomas, senza avere oltre Boozer, anche la promettente 21enne guardia di Portland, Jerryd Bayless.

 

Per quanto riguarda le altre situazione di mercato, parliamo di Phoenix, che rinnoverà con Grant Hill, dopo la gran corte di New York e Boston. La scelta sembra essere stata influenzata dalla conferma di un altra base dei Suns, il signore Steve Nash. New York era arrivata ad offrirgli, oltre la serietà di un coach come Mike D’Antoni, $6 milioni per una stagione e in più un opzione di un altro anno al minimo salariale.
Boston invece, offriva meno soldi, un “misero” (come scrivono su espn.com) biennale da $1.99 milioni, ma sono pur sempre i Celtics, con Garnett, Allen, Pierce e il nuovo Sheed Wallace che sembrano poter avere buone possibilità per arrivare in alto, a differenza, per ora, dei New York Knicks, e questo deve aver ingolosito Hill, visto che nonostante una brillante e infinita carriera (è da 14 anni che ‘bazzica’ sotto i canestri, si appresta al 15° nonostante infortuni e acciacchi), non ha mai vinto purtroppo il titolo NBA. La scelta di Grant Hill? Nonostante tutto ha messo l’inchiostro sul contratto dei Suns, che si assicurano il 37enne per una stagione a $3 milioni + un opzione per il giocatore per un altro anno a $3.24 milioni.

 

Come detto prima, Steve Nash resterà a Phoenix. Sembra firmerà un contratto per 3 anni, dal valore di circa $33 milioni.

 

 
 
bass

Intanto gli Orlando Magic, vice-campioni NBA, si sono assicurati l’energica ala 24enne dei Dallas Mavericks, Brandon Bass, che farà da vice Howard.
Non sono stati resi noti i termini del contratto, ma Chad Ford, reporter di Espn.com, pensa sia un 4 anni da $18 milioni, con possibilità di uscirne al 3°.

Fonti:
Espn.com
Realgm.com