venerdì 22 febbraio 2008

La Festa della Donna si avvicina... Ma ne sapete qualcosa??

L'inizio

Le origini della festa dell'8 marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. La protesta si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Il triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente seguenti ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. In prosecuzione, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.


Oggi...

Ai giorni nostri la festa della donna è tuttora "in": le associazioni femminili organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano anche adesso sulla loro condizione.
Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della ricorrenza, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche, per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come ci informano i giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?
E la binah (cioè quella dote speciale che Dio ha dato alle donne per compensarle della loro differenza con gli uomini, specie per la supremazia del potere di ogni genere) che fine farà?
Per il 40,3% delle ragazze che non sa quanto è costato ciò che per loro è normale.

Perchè la mimosa?

Il fiore simbolo dell’8 marzo è stato ideato in Italia nel 1946. L’UDI (Unione Donne Italiane) stava preparando il primo "8 marzo" del Dopoguerra, e si pose il problema di trovare un fiore che potesse caratterizzare visibilmente la Giornata.
C’era il precedente del garofano rosso per la festa del lavoratori il Primo maggio, che come simbolo aveva sempre funzionato bene, soprattutto negli anni del fascismo, durante i quali metterselo all’occhiello era un segnale inequivocabile, e non privo di rischi.
Alle giovani donne romane piacquero quei fiori gialli profumatissimi, che avevano anche il vantaggio di fiorire proprio nel periodo giusto e non costavano tantissimo.
Quindi la preferenza della mimosa non ha un significato recondito, ideologico o quant’altro.
La sua scelta fu semplice e casuale, ma indovinata, un’idea di grande successo, visto che è rimasta stabile fino ai nostri giorni.
Si offre alle ragazze, alle mogli e alle amiche, alle impiegate nei luoghi di lavoro e alle mamme.
E’ un dono che viene fatto non solo dagli uomini, ma si regala anche fra donne.


tratto da Maria De Falco Marotta, scritto su gazzettadisondrio.it

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